Talvolta sentiamo parlare di “degustazione alla cieca” ma in che cosa consiste e come avviene?
In inglese si dice blind wine tasting, si tratta dell’assaggio “bendato” o “coperto” di un vino.
Sostanzialmente il panel di degustatori assaggia il vino senza aver nessuna informazione su di esso. Non è conosciuta nè la provenienza, né il produttore né la tipologia.
La degustazione alla cieca nasce per evitare qualsiasi tipo di condizionamento “esterno” nel degustatore.
Per esempio: nel corso di una degustazione standard, al panel di degustatori sono rese note una serie di informazioni relative alla bottiglia, alla sua storia, alla sua denominazione e al suo produttore.
Questi sono aspetti che possono condizionare l’esito della valutazione sensoriale: un marchio conosciuto, una denominazione particolarmente nota possono inibire inconsciamente parte delle abilità del cervello umano che, al contrario, si affiderà ad impressioni che considera già note, sentite dire o date per scontate perché frutto di esperienze passate. Cioè si lascerà condizionare da fattori esterni al momento.
La degustazione alla cieca ha come obiettivo stimolare il degustatore solo ed esclusivamente verso gli aspetti tecnici del vino per ottenere dunque una valutazione il più possibile oggettiva.
In molti casi addirittura la degustazione alla cieca prevede che gli assaggiatori abbiano gli occhi coperti con delle bende per evitare che possano ricorrere all’esame visivo in favore di quello olfattivo e gustativo.
Sembra piuttosto misteriosa questa pratica! Non è vero?
Chiaramente per cimentarsi in queste valutazioni è necessario essere degli esperiti.
Ma può diventare un’esperienza molto curiosa e divertente anche se affrontata per gioco, per divertimento magari in compagnia di amici.
Perché non provare?